
All’Hotel Locarno
All’Hotel Locarno durante l’installazione Crash di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
All’Hotel Locarno durante l’installazione Crash di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
Il codice d’accesso è cambiato. Il resto no. Non è cambiato l’ingresso buio, con le pattumiere a vista. L’entrata è brutta, e lo stabile pure. Tutto squadrato, in cemento. Come quello in cui viveva mia nonna alla Bicocca. E’ brutto in quel modo particolare lì, e per questo mi piace.
Ho comprato un proiettore portatile. L’ho comprato per reazione a un destino di infacilità.
Voglio vedere e ascoltare Jean Paul Manganaro, che non ho mai incontrato. Ci vado per una curiosità legata a un ricordo.
Torno da Parigi inatterrata. Comincia all’aeroporto e non migliora.
back to la maison européenne del la photo after a long long while
L’Aeroracconto presentato da Antonio Pascale. Fotografie di Simona Caleo. www.simonacaleo.it
Su di lei ho un sospetto di magia.
Da quando, un pomeriggio, insieme abbiamo lavorato alle bozze del libro. Utilizzava dizionari speciali, mai visti prima. Dizionari di magia.
Per eccessiva contentezza, mi sono disconnessa dalla vita. Sono entrata in assenza. Sono andata in differita.
Una mattina presto di lunedì ho preso la metro per tornare dallo stampatore.
C’era una volta una tipa che voleva scrivere i libri ma non ci riusciva perché era troppo triste. E poi un giorno è stata così troppo triste che praticamente di più non poteva esserlo e quindi o si moriva o diventava meno triste, opzione da lei scelta. E avendo scelto di essere meno triste [...]
Quel mattino, trascurando ogni mio umano dovere, erravo per le strade di Roma. E cammina di qui, divaga di là, mi ritrovai alfine alla libreria di Largo Argentina, rifugio ideale per chi non c’ha voglia di far niente quel giorno lì. C’è pure un caffè. Ha una bella luce. Dopo essermi bevuta un cappuccino gigante [...]
Io ero molto triste, e lui era solo un bicchiere. E mentre ero triste e aspettavo di bere…
“…non è ovvio che c’è qualcosa di terribilmente violento nel manifestare apertamente la propria passione per un altro essere umano?…”
Mia Lettrice mio Lettore, ciao. Siamo a settembre. Siamo a settembre e pur che siamo a settembre io non mi azzardo ancora a darti una data precisa di tra due tre settimane, perché dire che questa puntata qui mi sta straziando è abbastanza un
Mia Lettrice mio Lettore che praticamente io ti amo ormai lo sai, ti scrivo con l’ultimo mio scampolo di sobrietà in quanto che sono venuti a trovarmi all’aeroporto gli amici con lo champagne e presto non sarò più sobria
Persona Grata dà appuntamento alla Lettrice e al Lettore il 21 giugno, 172° giorno del calendario gregoriano nonché data del solstizio d’estate, per la settima puntata dell’aeroracconto, quella del CRIPTAMORE.
Appuntamento il 3 MAGGIO per la sesta puntata dell’aeroracconto – LA PUNTATA DEL BOOM CHIMICO
Oh Lettrice oh Lettore dell’aeroracconto, grazie di avermi pensata alla pausa caffè o quando hai avuto un attimo! Così ho scritto l’episodio quattro, dove ho detto le cose che non potevo dire ma le ho dette,
Sono stata alla finale del premio Strega, per la prima volta.
Passo la domenica pomeriggio alla stazione. Non ho treni da prendere. Lo stesso, resto a Termini.
Il giornale è un talismano, un miraggio, un sollievo totale. Porta la separazione dagli incubi notturni, e fa ritrovare gli altri. Grazie al giornale ricordo e mi dico: ah, ecco, vedi, ci sono gli altri! Gli altri!
fotoracconto e audioracconto dell’intervista per D di Repubblica a Eric Fottorino, direttore di Le Monde e romanziere